IL LAURETUM E TUTTO LO SPORT ABRUZZESE PIANGONO PER GIUSEPPE
La tragedia. Chiavaroli, 24 anni, era un centrocampista dei loretesi. E' morto ieri sera all'ospedale di Teramo dopo essere stato ritrovato sotto le macerie nel capoluogo in mattinata
Il terremoto lo ha inghiottito assieme alla fidanzata a casa di alcuni amici, in una piccola traversa di via XX settembre. Il crollo del soffitto, i mobili e i calcinacci addosso. Nessuna possibilità di divincolarsi. Eppure Giuseppe Chiavaroli, 24 anni, studente loretese di Scienze motorie, ha lottato contro la morte per quasi ventiquattro ore prima di andarsene, buttando nello sconforto i parenti, gli amici e gli sportivi di Loreto. E non solo. Giuseppe giocava con il Lauretum, la squadra locale che partecipa al campionato di Eccellenza, ma aveva avuto già trascorsi importanti nelle giovanili della Fiorentina. Era stato notato dal Chievo Verona (lo segnalò l’osservatore pescarese Giorgio Repetto) che lo mandò a Celano, dove ha anche giocato in serie D e in C2. Era un talento, un infortunio ne frenò l’ascesa ai massimi livelli del calcio nazionale. Qualche estate fa fu ad un passo dalla firma addirittura per la Primavera della Juventus, con cui andò in ritiro. Fisico da atleta e un sorriso per tutti i suoi amici. Tanti, in tutto l’Abruzzo. Ma il sorriso di Giuseppe non c’è più. E’ morto lunedì sera all’ospedale civile di Teramo, in sala operatoria, mentre i medici cercavano di salvargli le gambe, martoriate dal peso delle macerie che – in un lampo – lo hanno ricoperto e schiacciato. La ragazza, Francesca, aquilana, non ce l’ha fatta: è stata estratta senza vita la mattina di lunedì dai resti di quella abitazione di via XX settembre, a pochi passi dalla Facoltà di Scienze motorie, dove Giuseppe era iscritto. Il giovane loretese era stato trovato ancora vigile, ma ferito e con diverse fratture. Il trasporto a Teramo in elicottero, l’operazione nel tardo pomeriggio di lunedì, la fine delle speranze dopo ora cena. Non ce l’ha fatta neanche lui: entrato in coma durante l’intervento, ha smesso di vivere in sala operatoria. La notizia della tragedia ha gettato nello sconforto la famiglia. Inconsolabile il dolore di papà Tommaso e mamma Piera, insegnanti di educazione fisica. Così come quello delle sorelle, Valentina e Antonella, e del fratellino, Piero, che lo guardava giocare e sognava già di diventare un giorno come lui. Come il fratello che da ieri non c’è più. Lo zio, Terenzio Chiavaroli, è il vice sindaco di Loreto, esponente socialista. Anche lui, come i genitori, gli altri fratelli e i tantissimi amici che hanno “vegliato” in paese e su facebook per lui, lunedì ha vissuto una giornata straziante, terminata nel peggiore dei modi dopo una vana ricerca in giro per il capoluogo devastato dal sisma e un illusorio sospiro di sollievo. Del povero Giuseppe non c’era traccia all’Aquila, sia negli ospedali che nelle liste dei deceduti. Solo nel pomeriggio alla famiglia è stato comunicato che il ragazzo era stato trasportato a Teramo. Da lì, però, tornerà nella sua Loreto senza vita domani pomeriggio. I funerali si terranno domani alle 15 e 30 presso la chiesa di Santa Maria in Piano a Loreto Aprutino. O. D'An.
LORETO APRUTINO -
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