sabato 4 aprile 2009


SERIE D: CHIETI, A TRIVENTO SOLO UN PUNTO. MA LA DISTANZA DAI PLAY-OFF RESTA IMMUTATA
Lazzarini porta in vantaggio i locali che vengono raggiunti dal gol del neroverde Rosa




TRIVENTO -

Tutto rimane invariato. Perché i punti di ritardo dai play-off restano tre. Insomma, è come se il Chieti non fosse sceso in campo. E per come si erano messe le cose, il punto conquistato a Trivento non è affatto da buttare. Anzi, permette al Chieti di continuare a sperare in un aggancio agli spareggi.



Non sarà facile, anche perché mancano solo cinque giornate al termine del torneo. Ma il campionato ci ha già abituato a clamorosi colpi di scena. Quindi sarà una lotta continua sino all’ultimo turno. Nel frattempo, le nubi sul fronte societario sono definitivamente scomparse. Lo dimostra anche la presenza sugli spalti del presidente dimissionario Marcotullio. Che già nella serata di domenica scorsa, dopo alcuni giorni di caos, aveva confermato l’intenzione di restare in sella alla società.



Dando per scontata la conferma dell’attuale dirigenza e l’ingresso in società del River (settore giovanile), cominciano a filtrare i primi nomi. E a quanto pare, Gianni D’Orazio (già quest’anno ha partecipato come sponsor) sarebbe intenzionato a rilevare una parte delle quote.



Tornando alla gara, all’ultimo momento Rosa (nella foto) ce la fa. Ed è normalmente al suo posto, là davanti al fianco di Genchi. Marini, dunque, all’inizio si accomoda in panchina. In difesa Schiavone vince il ballottaggio con Basilavecchia, e si posiziona sulla fascia destra difensiva. In mediana, però, c’è una grossa sorpresa. Perché Favaro, bloccato da un virus intestinale, resta in tribuna. Così Giusto, varando un inedito rombo di centrocampo, inserisce Cherubini (vertice basso). Sugli esterni agiscono Tatomir e Costa, mentre Amodio è il vertice alto. Modulo super-offensivo per i triventini: 4-3-3 davvero spavaldo. Il trio d’attacco è composto da Monaco di Monaco, Lazzarini e Bernardi.



L’avvio di gara, sulla sponda abruzzese, è pessimo. Già dopo otto giri di lancette, i teatini vanno sotto, perché Lazzarini raccoglie un lancio millimetrico di Rodia e supera D’Ettorre con un pallonetto. I difensori teatini? Sembrano delle belle statuine, credendo che l’attaccante locale fosse in posizione di fuorigioco (i dubbi restano).



Genchi, dopo un minuto, cerca di rimettere le cose apposto. Ma Quintigliano si supera deviando in angolo la sua insidiosa conclusione. Il Chieti però sembra un pugile suonato. E poco dopo il quarto d’ora, i molisani sfiorano il due a zero. Tatomir e compagni restano “in vita” grazie anche ad una buona dose di fortuna. La punizione di Voria, infatti, va a stamparsi sull’incrocio, e Lanzarini in ribattuta manda incredibilmente alto. Un occasione veramente ghiotta buttata alle ortiche.



I neroverdi si rivedono allo scoccare dalla mezz’ora. Ma Bartoli non riesce ad imprimere la giusta forza alla sfera su corner di Tatomir. Nei minuti finali, il Chieti spinge. Si riversa con insistenza nella metà campo triventina. Dapprima un insidioso calcio piazzato griffato da Genchi viene allontano da Quintigliano; poi il numero uno molisano si ripete deviando una bordata di Tatomir, a termine di un’azione manovrata.



Ma alla terza occasione utile il Chieti colpisce. Corre il primo minuto di recupero quando Rosa incorna in rete l’angolo di Tatomir (i locali protestano per una presunta spinta della punta teatina nei confronti di Voria). I circa trecento tifosi neroverdi, arrivati in Molise nonostante la giornata lavorativa, tirano un bel sospiro di sollievo.



Al rientro in campo, il Trivento si rende subito pericoloso. D’Ettorre, però, è bravo a disinnescare l’incornata di Monaco di Monaco, servito da Incitti. Pericolo scampato. Poi venti minuti di sonno totale. Le sortite offensive di Rosa (debole colpo di testa) e Cherubini (punizione centrale) sono davvero innocue.



Allo scoccare della mezz’ora, si torna ai vecchi tempi. Giusto, infatti, opta per una doppia sostituzione: fuori Cherubini e Amodio, dentro Marini e Di Giovanni. Al minuto trentadue il Chieti resta in dieci per l’espulsione di Rosa, reo, secondo l’arbitro, di aver rifilato una gomitata a Gentile. Così, in avanti, Genchi regge il reparto da solo, mentre sugli esterni i neo entrati si dannano l’anima. Il risultato, dopo un secondo tempo sonnacchioso, non cambia più. I sogni di gloria non si fermano a Trivento...



Voci dagli spogliatoi.



Giusto (allenatore Chieti): “Il nostro avvio di gara non è stato affatto positivo, non a caso siamo andati subito sotto. Forse abbiamo lasciato troppi spazi in mezzo al campo. Dopo una ventina di minuti, però, siamo riusciti a prendere in mano le redini del gioco. E, nel finale di frazione, siamo stati fortunati ad agguantare il pareggio. Il secondo tempo è stato molto positivo: abbiamo impostato bene il gioco nella fase di possesso, e i rischi sono stati praticamente nulli. Un pareggio come questo, secondo me, è un risultato sicuramente positivo. I play-off? Fin quando la matematica ci darà ragione noi cercheremo di impegnarci al massimo per raggiungere questo ambizioso traguardo. Ma sarà difficile, anche perché davanti abbiamo avversari tosti come il Campobasso”.



Carannante (allenatore Atletico Trivento): “Il nostro è stato un grandissimo primo tempo: potevamo raddoppiare. Peccato che la punizione di Voria sia finita sulla traversa... Poi ho seri dubbi sulla regolarità del gol messo a segno dal Chieti... Non metto in discussione, comunque, le grandissime qualità del Chieti, una squadra costruita per raggiungere almeno i play-off. Soprattutto nella prima parte del match, quella odierna è stato una sfida appassionate...”



Ed ecco il tabellino dell’incontro:



ATLETICO TRIVENTO – CHIETI 1 – 1 (1 – 1)



ATLETICO TRIVENTO (4-3-3): Quintigliano 6; Gentili 6, Voria 6,5, Barbato 6, Incitti 6,5; Fratangelo 6, D’Aversa 6,5, Corradino 6; Monaco di Monaco 6 (24’st Palumbo), Lazzarini 6,5, Bernardi ng (11’pt Aquino 6, 30’st Giugliano ng). A disposizione: Argenziano, Franco, Ciafardini, Di Cesare. Allenatore: Roberto Carannante.



CHIETI (4-3-1-2): D’Ettorre 6; Schiavone 6,5, Catalano 6,5, Bartoli 6,5, Safon 6,5; Costa 6,5, Cherubini 6 (30’st Marini), Tatomir 6,5; Amodio 6 (30’st Di Giovanni); Rosa 6,5, Genchi 6,5. A disposizione: Lischi, Lopetuso, Basilavecchia, Diop. Allenatore: Pino Giusto.



Arbitro: Alessandro Caso di Verona 5 (De Falco di Nola e Guarino di Torre del Greco).



Reti: 8’pt Lazzarini (Atletico Trivento), 46’pt Rosa (Chieti).



Espulsi: al 32’st Rosa (Chieti) per gioco scorretto.



Ammoniti: Catalano (Chieti); Incitti, Corradino, Monaco di Monaco (Atletico Trivento).



Note: spettatori 600 circa (con larga rappresentanza ospite); recupero 2’ e 4’, angoli 7 – 2 per il Chieti.



Gianluca Lettieri


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