SERIE D GIRONE F: L’ARBITRO E LA TRAVERSA COSTRINGONO IL CHIETI AL PARI INTERNO COL CAMPOBASSO (0-0)
Durissima la reazione della dirigenza neroverde; il ds Nucifora tuona: "La partita è stata pilotata!"
Aggancio fallito. Il Chieti viene bloccato sul pareggio (0-0) dal Campobasso. Ma come non mettere sul banco degli imputati il signor Diego Roca? Senza ombra di dubbio la sua condotta arbitrale ha condizionato (e non poco...) l’interessante match dell’Angelini. Tre gli episodi (di cui due eclatanti) che hanno visto protagonista il "fischietto" foggiano. Tutti ai danni di Rosa. Minuto 41: l’attaccante teatino viene atterrato da Maglione. Minuto 43: Rosa si invola verso la porta campobassana, viene falciato ancora da Maglione, ma l’arbitro lascia proseguire. Minuto 45: la punta neroverde (lanciata da Scibilia) viene arpionata da Troisi. Niente da fare: neanche questa volta per Roca (a due passi dall’azione) ci sono gli estremi per assegnare il penalty. Dispiace solo non poter allegare delle immagini televisive... Dunque vale la pena iniziare il nostro racconto dal post-partita. Il co-presidente Marcello La Rovere (nella foto) è inviperito: "Avremmo meritato la vittoria, ma a causa di forze esterne non siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Sul primo episodio posso anche soprassedere, il secondo però ha dell’incredibile. Per non parlare, poi, dei tantissimi fuorigioco inesistenti segnalati su Genchi... A livello dirigenziale dobbiamo fare delle riflessioni: i nostri sacrifici vengono resi vani da persone che vogliono rendersi protagoniste a tutti i costi. Esigiamo più rispetto, perciò contatteremo anche la federazione. Oggi, però, siamo stati letteralmente offesi da una condotta quasi immorale. Non vorrei che in questo momento della stagione il Chieti inizi a dar fastidio a qualcuno...". Sentite il direttore sportivo Enzo Nucifora: "Questo pareggio non è utile né al Campobasso né al Chieti: la partita è stata pilotata! Ma alla fine, alla luce dei mastodontici errori dell’arbitro, meritavamo sicuramente di vincere. Perché i rigori non assegnati erano talmente solari che anche i giocatori molisani hanno ammesso gli errori arbitrali. Ora dobbiamo continuare a lottare, cercando di recuperare il terreno perduto. Dopo 35 anni di calcio non posso accettare episodi simili". Il presidente Marcotullio, abbattuto, si limita ad affermare che "resta tanta amarezza". La gara. Nell’undici iniziale teatino c’è una novità dell’ultima ora. Il tecnico barese lascia in panchina Tatomir e butta nella mischia Oresti, reduce da un infortunio. L’ex centrocampista della Maceratese va ad affiancare Costa. Sugli esterni nessuna sorpresa: Favaro e Amodio sono al loro posto. In difesa rientra Basilavecchia, mentre in avanti spazio al solito duo Genchi – Rosa. Il Campobasso, senza lo squalificato Liccardi, risponde con un 4-4-1-1 caratterizzato dall’unica punta Maiella e dal movimento tra linee di Lattanzio. L’avvio, al piccolo trotto, vede una leggera supremazia territoriale neroverde. Ma dopo una ventina di minuti di assoluta tranquillità, il primo a farsi pericoloso è il Campobasso. C’è un calcio d’angolo dalla sinistra battuto da Todino, D’Ettorre sbaglia clamorosamente l’uscita, la palla arriva sui piedi di Lattanzio. Che ritarda la conclusione, favorendo l’intervento di Costa. Passato il pericolo, i neroverdi si portano in avanti con Genchi, la cui conclusione dalla distanza si alza sopra la traversa. E’ solo un lampo. Perché il Campobasso, dopo un avvio a rilento, guadagna metri senza tuttavia impensierire più di tanto D’Ettorre. Il portiere teatino, però, si riscatta sul finire di tempo deviando in angolo un pericoloso tiro ravvicinato di Todino (servito da Fazio). In precedenza Cavaliere aveva disinnescato un destro di Genchi (oggi non brillantissimo anche a causa dei postumi di un infortunio), abile a destreggiarsi all’interno dell’area. I primi minuti della ripresa, al contrario della prima frazione, sono davvero divertenti. Le danze vengono aperte dal "Lupo". Dopo un solo giro di lancette, D’Ettorre si rifugia in angolo allontanando di piede l’incursione di Pescatore, lanciato dall’ottimo Todino. Ma il Chieti, sessanta secondi dopo, va vicinissimo al vantaggio con Rosa. Il colpo di testa dell'attaccante ex Recanatese, innescato da Favaro (migliore in campo), si arresta sulla traversa. Entrambi i tecnici, poco dopo il quarto d'ora, cercano di cambiare le carte in tavola. Mister Giusto opta per una doppia sostituzione (dentro Scibilia e Diop); D’Agostino, invece, butta nella mischia Gennarelli. Poi il Campobasso arretra il baricentro. E il Chieti si butta in avanti. Il solito Favaro parte da metà campo, crossa al centro ma Cavaliere allontana il colpo di testa di Rosa. Azione finita? Neanche per sogno... In exstremis, infatti, Maglione anticipa Genchi. Intorno alla mezz'ora, il "bomber" teatino sfiora l'incrocio dei pali con un calcio piazzato da distanza siderale. Ma la gara non è finita. Roca deve ancora entrare in azione... Ed ecco il tabellino dell’incontro: CHIETI – CAMPOBASSO 0 – 0 (0 – 0) CHIETI (4-4-2): D’Ettorre 6; Basilavecchia 6 (31’st Schiavone 6), Catalano 6, Bartoli 6, Safon 6; Amodio 6 (16’st Scibilia 6), Costa 6,5, Oresti 6 (16’st Diop 6), Favaro 7; Rosa 6, Genchi 6. A disposizione: Lischi, Lopetuso, Tatomir, Marini S.. Allenatore: Pino Giusto. CAMPOBASSO (4-4-1-1): Cavaliere 6,5; Martone 6, Troisi 6, Maglione 6, Pescatore 6; Fazio 6, Lezcano 6, Teta 6 (40’st Cervillera), Todino 6,5 (31’st Russo 6); Lattanzio 6 (16’st Gennarelli 6); Majella 6. A disposizione: D’Ippolito, Sarno, Marini F., Grillo. Allenatore: Luciano D’Agostino. Arbitro: Diego Roca di Foggia 4 (Saccinto di Venosa e Verrastro di Potenza) Ammoniti: Diop (Chieti); Gennarelli, Teta, Martone (Campobasso) Note: mille spettatori circa (con rappresentanza ospite); recupero 1’ e 6’; angoli 7-3 per il Campobasso. Gianluca Lettieri
CHIETI -
SERIE D: CANISTRO E CASOLI NON SANNO FARSI DEL MALE (0-0)
Marsicani e teatini dominano un tempo a testa, ma nessuna riesce ad avere la meglio. Prosegue la crisi di risultati casolana
Gara avvincente tra Canistro e Casoli. Mister Paolucci imposta la squadra con una sola punta (Covelli), alle cui spalle agiscono Ganje sulla destra e Di Chiara sulla sinistra. Quattro sono i difensori e tre i centrocampisti. Colavitto, invece, parte con due punte ed un rifinitore (Bisegna) mentre affida a Vado il ruolo di esterno destro. In avvio le squadre si studiano ed il Casoli sembra avere maggiore verve. Al secondo minuto arriva il cross di Di Chiara, Covelli e Ganje si ostacolano a vicenda e l’occasione sfuma incredibilmente. Risponde il Canistro un minuto dopo con Bisegna, ma il suo tiro finisce fuori. Esaurita la foga iniziale, ci si avvia ad una fase di studio. Gli ospiti, tuttavia, appaiono nettamente in palla. È la mezz’ora quando il tiro ravvicinato di Amoruso sibila vicino al palo della porta marsicana. Ma è al 37’ che Di Girolamo si supera quando devia in angolo una punizione di Ganje. I teatini ci credono ed Colavitto è costretto a rinforzare il centrocampo per donare maggiore consistenza al gioco dei suoi: la mossa dà riscontri positivi, permettendo ai padroni di casa di avere più equilibrio. Gli effetti si vedono immediatamente quando Pedalino al 40’ si rende pericoloso. Il secondo tempo parte con il cross dalla sinistra di Grasso (nella foto) per Donzelli, il quale si avventa sul pallone con leggero ritardo, mancando l’appuntamento con il gol. Risponde il Casoli al 12’ minuto quando Covelli si divora una colossale occasione: il traversone di Di Chiara è perfetto e l’attaccante si appresta a calciare una sorta di rigore in movimento, ma l’estremo difensore marsicano è miracoloso nel suo intervento ed alza la sfera sulla traversa. Il forcing del Casoli ora si fa sempre più pressante ed inevitabilmente i frentani rischiano di offrire il fianco agli attacchi dei biancorossi. Infatti è il quarto d’ora quando Regner va vicinissimo al gol: l’attaccante di casa instaura una sorta di sfida a distanza con il portiere ospite Maraglino. La duplice occasione sui piedi dell’attaccante viene sventata in entrambe le occasioni dal reattivo estremo difensore casolano. Nella concitazione dell’azione s’infortuna D’Addazio, il quale viene precauzionalmente ricoverato nel vicino ospedale di Avezzano per gli accertamenti del caso. L’azione dei padroni di casa si fa insistente: ci prova prima Laudeiro da lontano al 22’ ma Maraglino è attento; dopo quattro minuti Covelli supera anche l’estremo difensore ospite, ma la conclusione va a finire sull’esterno della rete. Fino in fondo le squadre hanno cercato di superarsi a vicenda, ma nessuna vi riesce. Il risultato è giusto. Il Casoli è apparso più fresco ed è andato più vicino al goal. Il Canistro ha risposto colpo su colpo anche se oggi alcuni giocatori sono apparsi un po stanchi. A giustificazione dei rovetani vi sono le tre partite disputate nell’ultima settimana dopo una sosta di ben ventuno giorni. Ecco il tabellino del match: CANISTRO – CASOLI 0-0 CANISTRO: Di Girolamo, Vernile, Grasso, Marangon, Antonelli, Marinilli, D’Alonzo (37’st D’Angelo), Laudiero, Pedalino, Bisegna (11’st Regner), Donzelli (30’st Iachetti). A disposizione: Principe, Silvestri, D’Alonzo, Vivona. Allenatore: Colavitto CASOLI: Maraglino, D’Addazio (13’st Di Giuseppe), Romano, Priore, Pulcini, Cossu, Savi, Amoruso, Covelli, Ganje (10’st Ferraioli), Di Chiara (25’st Rodia). A disposizione: Marino, Di Girolamo, Chicco, Puglia. Allenatore: Paolucci Arbitro: Lemma di Barletta Ammoniti: Romano e Ganje (Casoli) Note: 250 spettatori circa Remo Ruscitti
CANISTRO -
SERIE D: IL MORRO D’ORO S’INFRANGE CONTRO LA MURAGLIA DELLA RECANATESE (0-0)
I biancorossi mantengono la loro imbattibilità ma non riescono a superare i diretti avversari marchigiani
Si ferma a due la serie di vittorie consecutive del Morro d’Oro che impatta sullo 0-0 contro una Recanatese che conferma il suo alto rendimento in trasferta. Risultato giusto alla luce di quanto hanno espresso le due squadre in campo. Ai punti, forse, meritava qualcosa in più il Morro, ma il portiere marchigiano in un paio di occasioni è stato decisivo. La Recanatese guidata da mister Mobili si schiera con il suo consueto 4-2-3-1 con Pica unica punta. Amaolo, dal suo canto, deve fare a meno di Francia fermo per un problema al ginocchio ma ritrova capitan Ruscitti al rientro dalla squalifica. Nel 4-3-3 al fianco di Colella i due esterni alti sono Pedalino (nella foto) e Mereu. La partita inizia su ritmi elevati con gli ospiti molto intraprendenti. Ma la prima vera occasione è per i biancorossi con Colella. Il centravanti locale si gira in area e calcia con il sinistro, ma la palla esce di un nulla. Gli ospiti rispondono colpo su colpo e nel giro di due minuti si rendono pericolosi. Al 26’ Jommi su calcio da fermo lascia partire il sinistro che termina a lato e subito dopo Pettinari entra in area ed effettua un tiro-cross su cui, però, non arriva nessun compagno. Al 35’ occasione per il Morro d’Oro con il tiro dal limite di Pietrella che finisce largo. Ma subito dopo i termani sprecano una ghiotta occasione con Mereu che da dentro l’area colpisce malamente. Partita intensa con le due formazioni che lottano su ogni palla. Nel finale si rende protagonista il centravanti giallorosso Pica. Al 41’ prova la grande soluzione dai trenta metri ma la palla sorvola la traversa e poi, proprio allo scadere, spara il sinistro dal limite su cui Migliaccio interviene in due tempi. La ripresa si apre con Vaglini al posto di Pedalino nel Morro. Con i due arieti davanti Amaolo prova a dare profondità alla squadra. Proprio il nuovo entrato al quarto minuto serve una buona palla a Pietrella che, da dentro l’area piccola, manda alto. Spingono i padroni di casa alla ricerca del vantaggio, ma gli ospiti si difendono con ordine. E provano a rendersi pericolosi al 9’ ancora con Pica, ma il suo diagonale termina largo. All’undicesimo minuto arriva l’occasione più ghiotta per il Morro. Colella raccoglie al volo un cross dalla destra ed indirizza di destro all’incrocio dei pali, ma Canaletti è strepitoso a deviare in angolo. I biancorossi provano a dare intensità alla loro manovra che, però, anche per merito degli avversari, non è sempre fluida. Al 21’ Vaglini stacca sul secondo palo, ma la palla lambisce il palo. La Recanatese degli ex Salvatelli e Fermani dimostra di essere squadra quadrata, tosta e ben messa in campo dal suo allenatore Mobili. Si oppongono agli attacchi con ordine e cercano di ripartire. Alla mezz’ora Pettinari prova a piazzare il destro che non crea nessun affanno a Migliaccio il quale, infatti, blocca la sfera. Un minuti dopo Puglia dai trenta metri prova a sorprendere l’estremo difensore biancorosso, ma la conclusione viene deviata sul fondo. La partita scende di tono nell’ultimo quarto d’ora con le due squadre che si controllano a vicenda senza creare grossi pericoli. E dopo un solo minuto di recupero l’arbitro Taioli decreta la fine. Zero a zero, quindi. Un punto che muove la classifica di entrambe le compagini che si trovano appena al di sopra dalla zona calda. La Recanatese si è dimostrata squadra caparbia, capace di soffrire, a testimonianza della lunga serie di risultati utili consecutivi e del buon rendimento fuori dalle mura amiche. Il Morro d’Oro raccoglie il suo quarto risultato positivo di fila, ma soprattutto mantiene la propria porta inviolata per la terza giornata consecutiva. La zona play-out è sempre dietro l’angolo. È necessario dare continuità ai risultati. I prossimi impegni saranno le due trasferte di Vasto e Trivento. Due gare importanti contro squadre di valore. Ma il Morro d’Oro visto negli ultimi due mesi ha dimostrato di poter competere alla pari contro ogni avversario. Ecco il tabellino dell’incontro: MORRO D’ORO – RECANATESE 0-0 MORRO D’ORO: Migliaccio, Campanella, Prete, Recchiuti, Di Francia, Marotta, Pedalino (1’st Vaglini), Ruscitti, Colella, Pietrella, Mereu (22’st Dragani). Allenatore: Amaolo RECANATESE: Canaletti, Patrizi, Risté (27’st Cantarini), Fermani, Sirotti, Salvatelli, Pettinari, Moretti, Pica, Puglia (41’st Virgili), Jommi. Allenatore: Mobili Arbitro: Francesco Taioli di Cesena (Forconi Francesco e Bagnari Andrea di Ravenna) Ammoniti: Pedalino e Ruscitti (Morro d’Oro); Patrizi e Moretti (Recanatese) Note: angoli 5-1 per la Recanatese; 150 spettatori circa; recuperi 1’ e 1’
MORRO D'ORO -
Nessun commento:
Posta un commento