venerdì 6 marzo 2009

PRO VASTO, ESPLODE LA CONTESTAZIONE DEI "SOLITI NOTI"

PRO VASTO, ESPLODE LA CONTESTAZIONE DEI "SOLITI NOTI" Come un anno fa, un gruppetto di tifosi contesta l'operato dei biancorossi, reduce dal cocente ko interno con il Chieti,

al termine del quale mister Di Meo avrebbe espresso l'intenzione di dimettersi, trovando il netto rifiuto della società

Nel momento in cui la squadra, l’allenatore Pino Di Meo e, perché no, anche la società hanno bisogno del calore e della vicinanza dei tifosi, ecco farsi nuovamente avanti quelle persone che, per mesi, dall’estate scorsa, non hanno fatto altro che dare addosso ai giocatori o ai dirigenti, senza risparmiare alcune scelte fatte dallo stesso tecnico di Trani che, non dimentichiamolo mai, è stato bravo a far ritornare a Vasto l’interesse verso il calcio che conta, riportando pure i tifosi allo stadio "Aragona".

Insomma, ha fatto sì che si cominciasse a parlare in termini positivi della Pro Vasto, alla faccia anche di chi, dirigenti compresi, non fa che buttare benzina sul fuoco ancora oggi, senza controllarsi. Secondo indiscrezioni, poco dopo la fine del recupero di mercoledì con il Chieti, l’allenatore biancorosso Pino Di Meo, da persona seria qual è, e per l’attaccamento alla Pro Vasto, avrebbe parlato con il presidente Mimmo Crisci, comunicandogli, al termine di uno scambio di opinioni, l’intenzione di rimettere il mandato, di farsi da parte se è necessario, ma il massimo dirigente del sodalizio di Via San Michele ha respinto categoricamente.

Saggia decisione, evidentemente, anche perché, semmai, è qualche giocatore che sta perdendo colpi, ma è anche comprensibile, se vogliamo, visto che la squadra ha dato tantissimo nella prima parte del campionato,

è stata fin troppo spremuta, come abbiamo avuto modo di affermare spesso nei mesi scorsi. Con gli uomini contati, ci voleva solo un miracolo, invece Di Meo è riuscito a far emergere i suoi ragazzi che, errori a parte, hanno regalato emozioni e tante soddisfazioni, andando a ricoprire pure ruoli non propri.

Cosa accadrà ora, non è dato saperlo, staremo a vedere. Certo è che Pino Di Meo, a dicembre, aveva chiesto almeno una punta d’esperienza per far volare la Pro Vasto, visti i tanti risultati positivi consecutivi, ed aveva ragione, eccome se aveva ragione, dal momento che manca proprio chi ti mette dentro il pallone.

E’ anche vero che i programmi erano ben altri, ad inizio stagione, però i risultati arrivavano e sognare non costava nulla, magari con uno sforzo maggiore da parte della società che, evidentemente, avrà avuto i suoi buoni motivi per non osare più di tanto, dopo aver percorso le strade che portavano ad alcuni giocatori "di peso" che, per un motivo o per un altro, si sono tirati indietro.

Contro il Chieti, formazione che ha solo dimostrato di essere cinica e più compatta, di essere più squadra, facendo vedere solo un tiro per tempo, dai quali sono scaturiti i due gol, la Pro Vasto ha rimediato la seconda sconfitta consecutiva in quattro giorni; è la prima volta in questo campionato.

Una leggerezza della difesa biancorossa, ha permesso al giovane Alessio Rosa di firmare il 2-1 per il Chieti. I vastesi hanno giocato con i nervi e non con la testa, eppure nella ripresa sono stati più incisivi, mancando clamorosamente pure un’occasione cristallina con Soria.

L’ultima vittoria della Pro Vasto risale alla prima giornata di ritorno, quando all’Aragona affrontò il Real Montecchio. E’ vero, Ferreyra e compagni non sanno più vincere, non vedono i tre punti tutti insieme da ben sei turni.

Non a caso, ad essere amareggiato per quanto sta accadendo è l’allenatore Di Meo che non si nasconde dietro un dito e dà l’impressione di essere stato investito da un treno: "Mi sento giù - dice sconsolato - e mi assumo tutte le responsabilità, è colpa mia per quanto accaduto, però non sono d’accordo con quelle persone che dicono che la Pro Vasto è fuori gioco per il prosieguo del campionato. Siamo sempre terzi, quindi più che rispettati i programmi, e mancano ben dieci partite al termine della stagione regolare. Nel momento in cui

la squadra stava reagendo bene, è arrivato un gol balordo degli a

vversari che hanno tirato due volte in porta, mentre i miei ragazzi sono stati sfortunati e Soria ha fallito a porta vuota. La sconfitta con il Chieti è quella che brucia di più e che non meritavamo, ma proprio per questo dobbiamo ripartire perché tutto è ancora possibile e dieci punti di distacco dalla capolista Fano non significano nulla, dal momento che abbiamo vissuto alti e bassi da parte di tutte le avversarie. Ora ci vuole una scossa, è vero, però non dimentichiamo che la squadra ha dato già più di quello che era il programma d’inizio stagione".

Le critiche e le accuse, ora non servono, bisogna solo rimboccarsi le maniche e riprendere il discorso interrotto con il Real Montecchio e non distruggere quello che è pur sempre un bellissimo giocattolo costruito con amore.

Il tifo biancorosso, almeno, ha vinto il suo derby grazie alla splendida coreografia della Curva d’Avalos con, al centro, un enorme e bellissimo cuore. Domenica, sempre all’Aragona, arriva il Morro d’Oro.

Michele Del Piano

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